mercoledì 30 giugno 2010

"Aprire le zolle" - OUTSIDER ART





Era da qualche tempo che volevamo farlo, mollare del tutto l’ormeggio, essenzializzare, evitare l’eccesso di ragionamento, andare al nocciolo della questione, a monte dei concetti; ritrovare l’innocenza, affrancarci da troppe infrastrutture culturali, dalle costruzioni mentali, dall’eccesso di parole, parole, parole…. Aprire le zolle, ecco cosa volevamo fare: un po’ come abbiamo appreso da Ezechiele Leandro, che di noi che veniamo dalla Puglia è Maestro.
Ezechiele….e poi? E poi ci sono loro, i bambini; quando siamo in conversazione con un adulto e spesso, troppo spesso siamo lì ad annoiarci, con la coda dell’occhio non perdiamo di vista i movimenti della penna dei nostri bimbi e il foglio bianco che va riempiendosi; lo stupore è garantito, sempre! E poi? E poi c’è chi si salva dai processi produttivi – cosuma-produci-crepa – chi ne è tagliato fuori, respinto per inadeguatezza, mancanza di meccanicità, carenza di automatismo; chi si è sicuramente salvato dalla corruzione che tutti tenta e nessuno risparmia….
Dubuffet, già una settantina di anni fa, ebbe l’intuizione che sotto quel silenzio, quell’atto di esclusione che spesso degenerava (e degenera, magari con metodi più raffinati) in castigo travestito da “cura”, dietro quell’isolamento forzato doveva esserci un tesoro, doveva celarsi una goccia di splendore preziosa per tutti; bastava trovare un metodo delicato per farla emergere….e poiché lui era un artista, non ci mise molto a capirlo: serviva solo dotare di un pennello quelle mani reputate inutili ai meccanismi vuoti e nevrotici della crescita del PIL, e il gioco era fatto, la situazione capovolta e gli inabili adesso siamo noi, i poveri schiavetti, gli alienati.
Abbiamo fatto un giro tra diverse realtà del panorama italiano che ospitano persone respinte al margine del caos, quello insensato che viviamo quotidianamente; persone, almeno per questo, più innocenti di molte altre. Abbiamo capito che molto c’è da fare, ma abbiamo scoperto anche che c’è chi fa, anche a fatica, qualcosa di veramente impagabile: artisti e maestri d’arte che da anni si preoccupano di creare ambiente e condizioni perché il fiore possa schiudersi, e possa farlo nel migliore dei modi; veri Atelier d’Arte dove l’arte sgorga spontanea, come acqua dalla fonte…
Ci siamo riusciti, senza risorsa alcuna se non la voglia di essere insieme, fuori e dalla parte della bellezza.

“Aprire le zolle” è una mostra collettiva di Outsider Art, un piccolo evento senza grandi pretese, che comprende opere di artisti provenienti dagli Atelier “Le Rose” (Firenze), “ Il Mattone” (Genzano), “Blu Cammello” (Livorno), “Arti e Mestieri” (Roma), “Progetto Terrae” (Crispiano), “Progetto Giuseppina” (Roma).

Aprirà sabato 3 luglio - h.19,30, con un intervento di Paolo Iavarone e la speciale partecipazione del poeta\cantautore Paolo Zanardi; e chiuderà il 31 luglio, giusto in tempo per festeggiare il 109° compleanno di Jean Dubuffet.
Claudio Muolo

Photos © Claudio Muolo_ PREVIEW EXHIBITION @ D+Arch

Con la partecipazione di:

- Paolo Iavarone ( Atelier il Mattone – Complesso Integrato Riabilitativo San Giovanni di Dio Fatebenefratelli - Genzano di Roma).
- Cristiana Rossi, Marco Secci, Mimmo Epicoco, Daniela Di Furia (Laboratorio Arti e Mastieri – Opera Don Guanella – Roma).
- Riccardo Bargellini, Clara Rota (Atelier Blu Cammello – Livorno).
- Giancarlo Tissi (Comunità Progetto Giuseppina – Roma).
- Paola Sacchi, Viola Tortoli (Coop. Sociale Le Rose – Firenze).
- Lisa Serio (Progetto Terrae – Centro Salute Mentale Crispiano - TA).
- Tonino Geremia (Ass. Cult. Le Vie dei Canti – Genzano di Roma).

In collaborazione con:

- Ass. Cult. Il Chiodo di Sermoneta.
- Studio maRAMEo – Lampade Artistiche.

© Studio maRAMEo – Mr. Full Lover


Espongono, tra gli altri, gli artisti:

Anna “Cosi” Pugnali, Luigi Baldoncini, Angelo Valentini, Franco Faroni, Giovanni Perrone, Ascer Raccah, Antonio Ruggiu, Mario Papi, Michele Iannaccone, Giovanni Vitalini, Rodolfo Vaccaro, Luigi Tuveri, Gaetano Porcellini, Riccardo Sevieri, Nicola Cipollone…


“Aprire le zolle”
Outsider Art
dal 03 al 31 luglio 2010
a cura di CLAUDIO MUOLO
"Il Chiodo di Sermoneta"
Piazza del Popolo, 13
Sermoneta (LT)
tel. 3474096112

mercoledì 9 giugno 2010

DMY_ International Design Festival Berlin 2010




Questa sera parte l'8° edizione del DMY International Design Festival Berlin  con una cerimonia di inaugurazione in un vasto hangar dello storico ex aeroporto di Tempelhof a Berlino.
Oltre 11.000 metri quadri pieni di prototipi e nuovi prodotti da oltre 400 progettisti per scoprire gli ultimi sviluppi nel campo del product design contemporaneo.

DMY Festival Berlin 2010. Image © DMY Berlin - Fesivalcatolog.


DMY BERLIN in collaborazione con CREATE BERLIN, durante la Milan Design Week 2010, hanno presentato 7 designer/laboratori creativi di Berlino per la mostra "Made in Berlin - Open Process". 
Culture Form, E27, ett la benn, llot llov, Mark Braun, OLIVERVO  e Werner Aisslinger, questi i nomi dei selezionatissimi partecipanti alla mostra, allestita in un particolare spazio di Zona Tortona: un "garage", dove gli strumenti, le macchine e i materiali rispecchiano la vita quotidiana di lavoro. "Open process" ha così offerto uno sguardo più da vicino ai processi di progettazione, dalla prima ispirazione e concetto, fino ad una serie di prototipi.

Made In Berlin - Open process 2010 @ Zona Tortona. Image © 2010 DMY Berlin.


Quest'anno il DMY International Design Festival Berlin apporterà ulteriori novità rispetto le passate edizioni:

DMY Maker Lab,
che esplorerà la realizzazione di nuovi design e incoraggiare la progettazione e il pensiero aperto. Diverse postazioni-laboratorio inviteranno i visitatori a imparare, giocare e sviluppare la progettazione di altri fornendo un panorama di tecnologie e strumenti come stampanti 3D, taglio laser, plastica bio e di altre tecnologie fai-da-te. Così tutti potranno sperimentare il flusso costante e i principi della cultura digitale, come la condivisione e il crowdsourcing.
 
Swiss Design Focus,
in seguito al Dutch Design Focus dello scorso anno, il festival di quest'anno avrà un riflettore speciale sul design svizzero con l'introduzione delle scuole di design più importanti del paese, tra cui una mostra speciale EPFL + ECAL Lab e la prima mostra su prodotti basati sulla tecnologia FIDU presentati da Oskar Zieta e ETH Zürich, nonché opere e progetti da studi di design selezionati. Inoltre, la sezione mostra esporrà i vincitori del «Design Preis Schweiz» e premierà il futuro talento con l'Eidgenössischer Design Preis für.
DMY Festival Berlin 2010. Image © DMY Berlin - Fesivalcatolog.