giovedì 31 dicembre 2009

IED Barcelona exhibits Doble Mirada




Doble Mirada (‘Double Take’) takes a modern-day look at the city of Barcelona.
Doble Mirada offers a double reading or twofold interpretation of the present and future of Barcelona, through MADinBCN and Marca Barcelona.
It was designed by IED Barcelona students from all over the world specialising in Visual Arts, Communication and Design as a final-year project in collaboration with Barcelona City Council.

The aim is to describe the city through light-hearted yet visionary stories. It reveals the city’s hidden secrets and includes creatively crafted communication aspects to grab the attention of peopleworldwide and presents Barcelona as a unique, dynamic city tightly linked to innovation.






Images by IED Barcelona


Location: Sala Ciutat, C/Ciutat 2, Barcelona
Monday to Saturday from 3 pm to 8 pm, Sunday and bank holidays 10 am 14 pm

UN BIJOU D’ARTE!




A Sermoneta è stato inaugurato il "Primo Festival del Bijoux e del Candeliere Artistico", una mostra insolita e interessante di oggetti e monili realizzati con tecniche e materiali diversi, a metà strada tra arte e artigianato.
Allestita presso "Il Chiodo di Sermoneta", spazio d'arte di Sermoneta, è aperta al pubblico fino al 10 gennaio 2010.
Artiste e designer espongono le loro creazioni realizzate sia con materiali tradizionali che con materiali inusuali e di recupero: dall’argento alle resine, dalla ceramica alle plastiche, dall’alluminio alle stoffe, dal vetro alla carta, rielaborati per creare piccoli capolavori e microsculture uniche da indossare.
La mostra ha lo scopo di mettere in evidenza come, al di là del valore materico, la qualità del bijou è data dall’insieme di ricerca, sperimentazione, tecnica, espressività e capacità creativa.
Come i monili realizzati con materiali di recupero, diversissimi tra loro, dell´artista olandese Lucia B. M. Hesselink, che crede profondamente nella sperimentazione e nel cambiamento continuo, o le collane create con scarti di gomma e camere d'aria di bicicletta di Lorena Giuffrida, o ancora le "Moedas Vazadas" (letteralmente “monete traforate”) ovvero "arte sulle monete", eseguita con la tecnica del traforo che svuotando il fondo della moneta dà vita a gioielli eclettici e raffinati, o i monili di Maria Grazia Palmaccio ricavati da oggetti di uso quotidiano in metallo o da casse e ingranaggi d’orologio, o la designer moscovita Tatiana Lapteva , che nella sua collezione reinterpreta le tradizioni culturali della sua terra.





























Photos by © D+Arch


curatore: Claudio Muolo

autori: Lucia B. M. Hesselink, Stefania Camilli, Alessandra Ciurlo, Clelia De Angelis, Mario De Luca, Maria Diana, Eugenìa, Lorena Giuffrida, Maria Grazia Palmaccio, Tatiana Lapteva, Barbara Longo, Dedora Mondovì, Carla Nico, Valentina Pietrosanti, Tommasina&Luigi Renzi, Maria Rossella Cosentino, Cristina Saggioro, Caterina Saggioro, Milena Stoeva, Elisabetta Tognetti, Moedas Vazadas, Ornella Vinti, Lusilla Voci.


dal 12.12.2009 al 10.01.2010

"Il Chiodo di Sermoneta"
Piazza del Popolo, 13
Sermoneta (LT)
tel. 347 4096112
barcla@email.it


giovedì 10 dicembre 2009

Tetris Bricks raining down on Sidney streets.


Via Abercrombie in Sydney is a tiny lane running between George and Pitt Streets just near Bond Street.
Usually you find there a good breakfast.
You can order Grinders coffee and share a fresh fruit and yoghurt (topped with fresh macadamia nuts) served in an enormous glass bowl.
But it can happen, while you are grabing a bite of your big special sandwich, that a Tetris Brick seems falling down on the walls ready to hit everyone who is walking there.

photo by Justin James

In that case you will be astonished by looking at these oversize, illuminated Tetris block sculptures floating over your head.
"Giant Tetris"(aka “One More Go One More Go”) was installed from 4Tth of October to the 31st of Jannuary 2009 and is actually part of an broader outdoor art exhibition called Live Lanes – By George!

photo by Justin James

The larger-than life installation was put together by the guys over at Gaffa Gallery, who clearly have fond memories of the classic brick-stacking puzzler.
The "Live Laneway" strategy is a project of revitalisation for the Sidney City Centre. “Live Laneways” includes a range of creative initiatives to encourage more activity, and recognise the cultural, artistic and historic significance of laneways.
Tetris is a famous video game where the player must sort a simultaneously random but predictable succession of cascading shapes in exchange for points and more time in the game.

photo by Justin James

Yet here, in Abercrombie Lane, pieces are planted without a definite order, neither there is something resembling a predictable game. The dynamics of game is lost. The street is really very tiny.
Did we really pay attention and enjoy this new City Tetris Game when we are hurriedly crossing the narrow corridors of Abercrombie Lane or when we are waiting in line for a sandwich? And if we do so how this can happen?
Could the forgotten interactive part of the game be improved in such tiny streets?
It is noteworthy that this is a significant initiative to focus the pubblic attention on the need of revitalizing the forgotten but alive laneways of our cities.
And we agree that the creative idea of developing a dynamic and interactive game is really a good starting point to do it.

domenica 29 novembre 2009

Edward Hopper a Milano.



Edward Hopper a Truro, Massachusetts, con la moglie giù sullo sfondo, 14 Agosto 1960.
Foto di Arnold Newman / Getty Images


“If you could say it in words, There’d no be reason to paint”.
In questo modo inizia il percorso della prima mostra dedicata ad Edward Hopper (1882-1967) in Italia, precisamente al Palazzo Reale di Milano fino al 31 Gennaio 2010, per poi spostarsi a Roma ed in seguito a Losanna.
Hopper è considerato dalla critica e dagli storici dell'arte il più grande pittore "realista americano" del secolo XX, un'etichetta che gli è sempre stata stretta.
Mentre mi trovavo in una libreria, sono stato immediatamente attratto dalla copertina del catalogo stampato in occasione di questo evento.
Sul volume campeggiava maestoso "Second Story Sunlight" (1960), quadro in cui è dipinta di sbieco la facciata di una casa con tetti spioventi e mura bianche, inondata da una luce piatta alla quale si abbandonano due donne sedute sulla balconata. La luce era l’aspetto che più di tutti mi aveva colpito, amplificava gli stati d’animo dei personaggi e con essi la percezione spaziale, restituendo un senso di attesa insodisfatta e di solitudine. Perciò, incuriosito e con la voglia di saperne di più, sono andato a visitare la mostra.
Nelle stanze del Palazzo Reale, ho avuto la conferma del grande interesse che Hopper nutriva per la luce. Tanto che è arrivato ad affermare: "Quello che volevo fare era dipingere la luce del sole sul lato di una casa ". L’attrazione per questo soggetto si sviluppò dopo i viaggi a Parigi durante i primi anni del 900. Nella capitale francese, piuttosto che frequentare studi e atelier di artisti famosi, vagò per la città cercando di trarre ispirazione dai luoghi e dalle atmosfere. Non rimase infatti influenzato tanto dalle avanguardie del momento quanto dai quadri degli Impressionisti. E’ possibile affermare che dopo i soggiorni parigini egli divenga  "pittore della luce".
Gli stati d'animo e il senso di solitudine dell'uomo moderno - in particolare, della "middle class" americana, durante la depressione degli anni Trenta - sono gli elementi dominanti nella pittura Hopperiana. Spesso nei suoi quadri appaiono figure solitarie pervase dalla luce, che sembrano meditare su uno stato d'insoddisfazione, aspettando sfiduciosamente che accada un evento risolutore, come nel caso di "Morning Sun" (1952) e "A Woman in the Sun" (1961). Tele intense queste, che in più manifestano l’interesse dell’artista per le finestre, simbolo di un’estensione introspettiva, in cui il paesaggio ritratto al di fuori sembra il riflesso dell’interiorità dei personaggi. Osservando al di là delle finestre di Hopper, a volte, ho percepito evocazioni di atmosfere metafisiche alla De Chirico.
L'artista riesce anche a trasmettere profondamente il senso del non luogo; dove lo spazio non è vissuto, ma è semplicemente di passaggio e vi aleggia la percezione di un evento appena accaduto, sottolineando che la vita è già altrove, ad esempio in "The El Station" (1908).
La mostra nel suo insieme è estremamente curata e didatticamente ineccepibile. Ogni sala è corredata da ottime spiegazioni in italiano ed in inglese, che offrono una panoramica esauriente sulla vita artistica del pittore. Inoltre, è stata ospitata un’installazione di Gustav Deutsch, "Friday, 29th August 1952, 6 A.M., New York", che riproduce lo scenario di "Morning Sun".
Unica pecca, l'assenza di alcune opere fondamentali, una su tutte "Nighthawks" (1942).
Una mostra che tutti gli appassionati di arte non dovrebbero farsi sfuggire, per conoscere o approfondire la conoscenza di un artista che attraverso le sue opere ha restituito un'immagine tanto realistica quanto metafisica del suo tempo.
Andrea Bugliarello @ D+Arch.

Edward Hopper
MILANO, PALAZZO REALE 14 ottobre 2009 - 31 gennaio 2010
http://www.edwardhopper.it/


Second Story Sunlight, 1960.

© Whitney Museum of American Art, N.Y. Fotografia di Steven Sloman.


Morning Sun, 1952.
© Columbus Museum of Art, Ohio; acquisizione dal Fondo Howald, 1954.


A Woman in the Sun, 1961.
© Whitney Museum of American Art, New York.


La Stazione El, 1908.
© Whitney Museum of American Art, New York.


Nighthawks, 1942.
© Art Institute of Chicago, Chicago, Illinois.


sabato 24 ottobre 2009

Stephen Moor _ "Mondi paralleli"


personale del pittore
Stephen Moor
"Mondi paralleli"
dipinti e ceramiche

nell'ambito della rassegna
"Arte al Chiodo 2009"
dal 24 ottobre al 29 novembre
"Il Chiodo di Sermoneta"
Piazza del Popolo, 13 - Sermoneta (LT)

a cura di Claudio Muolo
info:
 barcla@email.it
3474096112


Comunicato stampa

"Per come lo conosco io, Stephen Moor non è uno di quegli artisti animati da un' attività creativa febbrile; la pittura, lo strumento che si è dato sin da ragazzo, lui la esercita solo ad intervalli; tra l'uno e l'altro depone gli attrezzi del mestiere e non ci pensa più, anche per lungo tempo. Quando gli abbiamo proposto di esporre nella rassegna "Arte al Chiodo", lui ha chiesto solo tempo, ha ripreso i pennelli e ritrovato intatto il gusto del gioco. A me piacciono soprattutto gli animali che pascolano nei suoi lavori; caricati come sono di una sottile vena ironica, in un mondo eccessivamente antropomorfizzato, diventano osservatori sfrattati, ma dotati di un funambolico punto di vista "superiore".  Noi vorremmo che questa sua mostra, "Mondi paralleli", fosse un omaggio a tutte le realtà genuine che marginalmente continuano a sopravvivere alla distruzione. In particolare, proprio quest'anno che molti nostri cari amici hanno compiuto cinquant'anni, vorremmo dedicarla a quel retaggio infantile che si prolunga nella vita ordinaria dell'adulto, senza morire del tutto. Chi ci conosce sa che amiamo il mondo dell' infanzia; anzi, se questa rassegna dovesse avere un seguito, promettiamo di dare spazio anche ai bambini. Per questa volta, intanto, chiederemo ai visitatori, in particolare agli adulti, di partecipare a un gioco innocente: lasciarci un loro schizzo fatto sul momento, senza pretese, raffigurante un animale. Preferibilmente una mucca.
Sabato 24 ottobre, alle h. 18,00, ci sarà l’inaugurazione della mostra, con l’amichevole partecipazione di Eleonora Saggioro (attrice), Fabio Bussotti (attore e scrittore) e Alberto Bellandi (attore e coreografo)."

Claudio Muolo


mercoledì 21 ottobre 2009

Milano design-in-the-city: the product design is on the road!





Milano dal 22 al 25 ottobre, a pochi mesi dalla kermesse di Milano Design Week, sarà protagonista di un nuovo evento interamente dedicato al product design e agli amanti del design: Milano design-in-the-city.
Una manifestazione BtoC, all’opposto di quella BtoB della settimana del design, innescata dal bisogno delle aziende di promuovere e far comprare tutte le novità presentate ad aprile al Salone del mobile.

L’evento - ideato, coordinato e promosso da DesignPartners (organizzatore, tra le altre attività, di ZonaTortona Design) - coinvolgerà la città tra percorsi di showroom, negozi di design, iniziative culturali ed attività d'intrattenimento, che animeranno le vie di Milano.

Milano design-in-the-city renderà protagonista la città invitando il visitatore a scoprirla, vivendo un'esperienza insolita ed intensa: il pubblico usufruirà di circuiti tematici pensati per i consumatori che potranno acquistare le novità alle migliori condizioni, conoscere le ultime tendenze e innovazioni, avere l'opportunità d’incontrare i protagonisti del design internazionale, visitare gli studi dei designer e approfondire i contenuti nel corso di un lungo weekend.

Le parole chiave di Milano design-in-the-city sono tre: shops, cultura e intrattenimento.
Oltre sessanta le aziende che nei loro showroom e punti vendita con apertura straordinaria, anteprime di prodotto ed happening, creeranno occasioni di comunicazione, di relazioni e di vendita.
Un nutrito palinsesto di appuntamenti dedicati all’innovazione e al design coinvolgerà più spazi culturali della città, ma anche hotel, spa, locali e ristoranti di design aderiranno con un percorso dedicato all'intrattenimento e all'ospitalità.
“La forma dei sogni” sarà il leitmotiv che accomunerà le iniziative organizzate all’interno dei negozi e showroom, dall’allestimento delle vetrine, all’organizzazione degli eventi e delle offerte commerciali. “Il tema nasce dal desiderio di comunicare ed esprimere i contenuti del design: continua ricerca verso il miglioramento della qualità della vita ...  perchè il design dà forma a sogni e desideri” , la migliore interpretazione del tema sarà premiata al termine dell'evento da una giuria indipendente.
Inoltre, showroom e negozi metteranno in palio prodotti di design in un concorso a premi aperto a tutti i visitatori di Milano design-in-the-city: “i visitatori potranno girare per le vie della città, curiosare e acquistare gli oggetti che preferiscono. Ma potranno anche vincerli, partecipando a un concorso. Chi descriverà meglio in poche battute l’oggetto dei suoi sogni, infatti, si aggiudicherà un regalo prestigioso”. (Luca Fois, presidente di Design partners)

Milano design-in-the-city - con il patrocinio del Comune di Milano e la collaborazione di ATM - per visitatori e partecipanti organizzerà punti di accoglienza e d’informazione strategici, e una novità: a differenza degli altri eventi internazionali di design i percorsi cittadini saranno tutti percorribili a piedi. Su ogni strumento di comunicazione verranno indicate le fermate delle linee metropolitane, i punti BikeMI e le fermate della “Circle line of design” (linea 94), riportando anche le distanze e il tempo necessario per raggiungere a piedi i differenti punti del circuito. Gli organizzatori promettono che questa “accurata mappatura e informazione diffusa, articolata on e off line, permetterà ai visitatori di scegliere e programmare i possibili percorsi sulla base dei personali interessi d’acquisto”.



Modello delle location - Infopoint - Vasi per segnaletica showroom.
Images © DesignPartners @ Milanodesigninthecity


www.milano-designinthecity.com
www.designpartners.it

Contatti
welcome@milano-designinthecity.com
press@designpartners.it

martedì 6 ottobre 2009

I giovedì del design alla Design Library di Milano!


Riprendono “I giovedì del design”, gli appuntamenti settimanali promossi da Design Partners con il patrocinio di ADI, presso la Design Library di via Savona a Milano.
Giunti alla quarta stagione, il ciclo d’incontri che coinvolge noti designer/architetti internazionali e professionisti di ambiti creativi diversi (mondo accademico, produttori, progettisti...), sono occasioni di confronto tra persone di differenti realtà su temi e interessi comuni; momenti di riflessione, di dialogo e approfondimento per conoscere meglio la realtà contemporanea del design, l’iter progettuale di prodotti di successo e per scoprire giovani talenti.
Sette i temi degli incontri: cinque sperimentati nella stagioni precedenti (“Alla Castiglioni” - “Giovedì ADI” – “Il Design Sostenibile” – “La Fabbrica del Design” – “Progettare il Futuro”) - e due nuovi: "Design identity - design e comunicazione: i protagonisti si raccontano", rivolto al visual design, e "Vitamina D - Porte aperte ai giovani designer", per dare visibilità ai giovani che hanno appena concluso gli studi o che si muovono per la prima volta nel mondo della progettazione/produzione.

Ed è proprio la nuova sezione “Vitamina D” che lo scorso giovedì 1 ottobre alle ore 21:15 ha inaugurato il nuovo ciclo di incontri con il designer Odoardo Fioravanti che, dopo una retrospettiva dei suoi pezzi, ha presentato tre giovani designer emergenti da lui selezionati: Meneghello Paolelli Associati, Sovrappensiero ed Emo Design (tutti Design Studio).

Design Library, inoltre, propone un fuori programma: in occasione del prossimo evento Milano design-in-the-city, inaugurerà la mostra “R.S.V.P.: 1000 inviti di moda, arte e design” , che resterà aperta dal 22 al 27 ottobre.
L’appuntamento settimanale de “I giovedì del Design”, che accompagna per tutto l’anno appassionati ed esperti di design, è un’ottima opportunità per conoscere Design Library.

Aperta nell’aprile 2006 come "prima biblioteca interamente dedicata al design", luogo di ritrovo, di lettura e di studio, con oltre 2000 volumi e postazioni con connessione internet wi.fi, oggi lo spazio è un vero e proprio punto di riferimento per la promozione e la diffusione della cultura del design”.
Dopo Milano, Design Library nel novembre 2007 apre la sua seconda sede a Shanghai, seguita a giugno 2009 dall’inaugurazione di una nuova location nella città di Istanbul, in occasione dell’ IDW- design weekend ’09.
Nasce così e si sviluppa il progetto di Design Library, un network internazionale di biblioteche dedicato al design nelle principali città del mondo con lo scopo di promuovere il design e offrire “la possibilità di condividere e scambiare esperienze tra culture diverse” (Valerio Castelli, presidente di Design Library).
Le parole d’ordine sono: studio, ricerca, incontro, scambio e consultazione!

Negli ultimi tempi Design Library si è ampliata con l’apertura di Design Library Cafè.
A separare i due spazi, semplicemente un vetro, per sottolineare la continuità e la volontà di scambio fra le due realtà (concept di James Irvine e Maddalena Casadei, gli stessi progettisti delle sedi di Design Library).


Tutti i giovedì dalle ore 21.00 presso la Design Library,
 via Savona 11, Milano.



mercoledì 23 settembre 2009

LONDON DESIGN FESTIVAL 2009






Londra in questi giorni ospita il London Design Festival, un evento imperdibile all’insegna del design e dell’arte! E’ la più grande celebrazione annuale di progettazione del Regno Unito! Per l’occasione, la capitale, si è rimessa a nuovo con mostre, iniziative, appuntamenti e installazioni disseminate in tutta la città.

Un esempio?
“The Tournament” , a Trafalgar Square, l’opera del designer spagnolo Jaime Hayon: una gigantesca scacchiera di piastrelle di vetro-mosaico, con 32 pezzi di scacchi in ceramica alti 2 metri! E se sei un fan del gioco di scacchi, puoi partecipare e fare una partita, altrimenti guarda e goditi i pezzi che riproducono edifici-icona di Londra!


Photo ©  London Design Festival 2009

Sostenuto dal governo, dal settore della progettazione e dalle imprese leader, il London Design Festival offre una piattaforma per i migliori talenti di progettazione della capitale e l'occasione unica di visitare, oltre ai 200 eventi specifici, le attività e le industrie creative sul posto di lavoro.
Il festival, infatti, apre le porte al pubblico: studi aperti, lanci di prodotto, fiere, grandi mostre internazionali, viste private che mettono in luce la molteplicità del talento creativo.

Lo slogan del festival è:

Il design non è una cosa che fate. E 'un modo di vivere!



The London Design Festival is an annual event established to celebrate and promote London as the creative capital of the world.

"The London Design Festival is a spectacular celebration of world-class talent across the city, shining a bright light on the amazing creative people that make London the design capital of the world. The Festival reflects the growing worldwide recognition of the power of design to change things for the better, to help deliver economic prosperity and to improve quality of life. Whether you want to be inspired, informed, talk business or just soak up the atmosphere, there is something for you to see and do. The Festival is now a major event on the global design calendar, attracting thousands of visitors from around the world. As a leading cultural event in London and one of four key international events in the city’s autumn creative season, the Festival continues to evolve. I hope you will be part of its future."

Sir John Sorrell – Chairman, London Design Festival




Image ©  London Design Festival 2009


Urban Swap Party : l’arte del baratto a Milano.


A Milano, in quest’ultimo weekend di settembre (25, 26, e 27, dalle 18 alle 23), si terrà lo Urban Swap Party, prima esperienza italiana di integrazione tra swap boutique, temporary store e art gallery.
Per l’evento - interamente dedicato all' eco- baratto -  è previsto un programma ricco di occasioni, appuntamenti, 'corse in tram',  e performance di artisti e designer che espongono le loro opere di 'recycled art', a favore della sostenibilità.

Prima tra tutte è l’associazione D.O.C / Dergano Officina Creativa che, in sintonia con l'Atelier del Riciclo (promotrice della manifestazione), ha messo a disposizione la creatività dei suoi 'nuovi artigiani’.
D.O.C. è una realtà insolita e nuova a Milano: nel quartiere Dergano-Bovisa, diverse botteghe artigiane si sono coordinate per far rinascere la cultura del ‘fare’, oltre che del ‘pensare'. Sono differenti identità creative di laboratori, showroom e atelier dove si realizzano opere di ceramica, di restauro, di falegnameria, di pittura, di lavorazione del metallo come di fotografia, grafica e molto altro…
Una schiera di creativi, che trovano in questa periferia storica milanese il luogo ideale per le loro attività.

Ma in mostra, per la “recycling art-exibition”, ci saranno anche opere e installazioni di:

Caira Design, stilista; Lorenzo Crivellaro, designer di complementi d’arredi; Polignum, restauratori creativi; 1380, spazio d’arte e d’arredi; Arlette Vermeiren, pioniera della recycled art, Marilina Fortuna, artista di junk upcycling; Alice Pazzi, astropittrice; Riccardo Grazioli, graphic designer; Pippo Basile e Giancarlo Zompi, eco-artigiani del legno; Alessandra Bondi designer del verde, Maddalena Rocco, designer di gioielli e Filippo Minelli, street artist.

L’esposizione si estende dalla Swap Boutique a tutta la location Spazio Asti 17, partner anche organizzativo di questa art-kermesse.

venerdì 18 settembre 2009

DOVER STREET MARKET: un "mercatino" a Londra!

Nel centro di Londra, a Mayfair, in Dover street, c’è un “mercato” molto particolare: in vendita una ricercata selezione di capi e accessori delle più prestigiose griffe, oggetti e arredi di designers e collezioni in edizione limitata, come i mobili di Hedi Slimane!
Entrando nel “Dover Street Market” si prova l’istinto irrefrenabile di curiosare ed esplorare tutto ciò che è in “mostra”.
Sì, perché tutto è esibito in originali installazioni che fanno pensare a delle gallerie d'arte: dalle pareti totalmente nude, ai tubi in alluminio a vista, alle sale affollate di gabbie e teche con animali impagliati, fino ai camerini prefabbricati installati fuori dal negozio!
Ma non fatevi ingannare dall’apparente casualità: dietro c’è la sapiente regia di Rei Kawakubo, la famosa stilista giapponese fondatrice di Comme des Garçons. Ideato e aperto da lei nel 2004, questo concept store è basato su un suo unico desiderio: ''An ongoing atmosphere of beautiful chaos''!
Un enorme spazio comune dove artisti, designer e stilisti e le loro creazioni si mescolano in una straordinaria atmosfera di “caos creativo”. A ciascuno, Rei Kawakubo, offre uno spazio da allestire e sviluppare a piacere, in cambio chiede "punti di vista" personali e liberi.
Così, arte, design e moda convivono in questo "think thank building" di 1200 metri quadri sviluppati su sei piani, dallo spirito anticonvenzionale, pieno di “confusione ed energia”, in cui l’idea comune del “mercatino” è rimpiazzata dal concetto di "sinergia accidentale".

Imperdibili le antichità raccolte qua e là, oggetti incantevoli e insoliti, e le sue vetrine d'autore…




Photos by D+Arch




Immage © DSM 17-18 Dover Street London W1S 4LT